Tutto comincia negli anni ‘90.
Siamo a Napoli ed è una splendida giornata estiva di luglio, il sole batte sulle onde del mare mentre una giovane e affascinante ragazza dagli occhi azzurri, capelli neri e pelle scura cammina sulla riva della spiaggia, per fotografare quel meraviglioso e ipnotico paesaggio marino che si trova proprio di fronte a lei. La giovane ha una fortissima passione per la natura e la coltiva collezionando innumerevoli foto di vari paesaggi. Ama anche collezionare foto di tantissimi animali, come ad esempio un granchio che si è fermata a fotografare con grande interesse. Dopo aver immortalato tutto ciò che circonda quella splendida spiaggia, la giovane decide di fermarsi e godersi il paesaggio con i propri occhi, rilassandosi e respirando tutta l’aria fresca e pulita della zona. Così si butta in acqua per godersi appieno quel momento di pace e serenità, quando inaspettatamente viene punta da una medusa. La giovane viene assalita dal terrore, avendo la fobia delle meduse (nonostante ami gli animali), per fortuna arriva in suo soccorso un giovane ragazzo dall’aspetto atletico che la trascina fino a riva.
«Tranquilla, ci penso io» dice il giovane con determinazione.
La ragazza nota la bravura di quel ragazzo nel curare la ferita.
«Fa molto male» risponde la ragazza tenendo i denti stretti per sopportare il dolore.
«Non temere, sono bravo in queste cose» risponde il ragazzo, tranquillizzandola.
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