venerdì 21 novembre 2025

The Shadow

 



Stati Uniti, 1931 / Maxwell Grant (Walter Brown Gibson)

Misterioso giustiziere dalle numerose identità, oltre che a capo di un 'altrettanto misteriosa organizzazione votata alla lotta contro il crimine in tutte le sue forme, The Shadow ha il volto seminascosto da un cappello a larghe tese e da una sciarpa o dal bavero rialzato dell'immancabile impermeabile. 



Protagonista di storie notturne e ricche di atmosfere minacciose, questo personaggio era "nato" nel 1930 come voce radiofonica che presentava una trasmissione incentrata su storie poliziesche.



Il successo ottenuto aveva portato poi alla nascita di una serie di storie, scritte a partire dal 1931 da Walter Brown Gibson, che si firmava con lo pseudonimo di Maxwell Grant, e apparse inizialmente sulla rivista Detective Story e in seguito su una propria testata, The Shadow magazine, mentre dal 1932, dopo un referendum tra i lettori, l'illustratore George Rozan aveva incominciato a delinearne la fisionomia su qualche copertina. 



Alla fine degli anni Trenta diventa anche un personaggio dei fumetti - dal 1938 al 1942 è protagonista di una serie di strisce per i quotidiani realizzate da Yernon Greene e distribuite dal Ledger Syndicate, mentre dal marzo 1940 al novembre 1950 è titolare di una serie di comic books firmati sempre da Maxwell Grant, ma probabilmente scritti da un'équipe, e disegnati, piuttosto anonimamente, dallo studio di Jack Binder, con storie simili a quelle vissute dal primissimo Batman - anche se questi non hanno mai raggiunto la popolarità delle trasmissioni radiofoniche e dei racconti polizieschi.



Dopo un fallimentare tentativo di rilancio attuato a metà degli anni Sessanta dal gruppo Archie, che lo trasformerà in una specie di supereroe (The Monster Time lo classificherà tra i dieci peggiori fumetti mai pubblicati!), The Shadow è stato riproposto all'inizio del 1973 dalla DC Comics in un'ottima ver ione scritta da
Denny O'Neil e disegnata da Mike Kaluta. Tra gli altri autori di fumetti che e ne sono occupati in seguito meritano di essere ricordati almeno Frank Robbins e Howard Chaykin.

 

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