Pur essendo un gruppo essenzialmente folk, gli Yu Kung meritano una citazione per la tecnica musicale e la cura degli arrangiamenti nella loro produzione, che va al di là della semplice rielaborazione di canti tradizionali.
Questo gruppo milanese, attivo fin dal 1971 con il nome "Come Yu-Kung rimosse le montagne" (con cui apparvero su due 45 giri) e molto vicino ai movimenti politici giovanili di sinistra, è stato presente in vari festival come Parco Lambro e Licola nel 1975, ed ha realizzato un primo album per L'Orchestra, poi ristampato un anno dopo dall'etichetta I Dischi dello Zodiaco. Nella loro musica, in particolare il secondo e il quarto album, compaiono interessanti parti strumentali non lontane dagli Stormy Six di Un biglietto del tram.
Nel gruppo hanno militato alcuni validissimi e conosciuti musicisti come Attilio Zanchi (già in Come le Foglie e poi con i Maad), presente solo nel primo album, ed il suo sostituto Marco Ferradini, prima nella Drogheria di Solferino e successivamente apprezzato cantautore.
Il gruppo, tutto composto da strumentisti-cantanti, prendendo il nome dalla leggenda di Yu Kung, che rimosse le montagne, contenuta nel Lieh Tzu (Il libro del vuoto perfetto). Molto attivi con una lunga serie di concerti tenuti in fabbriche, cooperative, Feste de l’Unità, circoli Arci, e in festival proletari come quello del Parco Lambro e quello di Licola nel 1975. Gli Yu Kung si pongono soprattutto l'obiettivo di diffondere la musica popolare nazionale nelle sue diverse sfaccettature. Successivamente, sulla base di questa esperienza, danno inizio alla produzione di brani originali, con testi tendenti a sviluppare questioni di impegno sociale, approfondendo soprattutto il tema dell'emigrazione. Dal 1975 intraprendono l'attività discografica, che durerà fino al termine del decennio.
Le loro proposte musicali sono interessanti sia per l'impegno politico che le anima che per la relativa fedeltà ai modelli popolari tradizionali. Il loro brano più conosciuto è probabilmente Piazza Fontana, la canzone su testo di Claudio Bernieri conosciuta anche come Luna rossa (nulla a che vedere con l'omonima canzone napoletana del 1951; qui il ritornello recita "La luna è rossa, rossa di violenza").
Si riuniscono ancora oggi, più sporadicamente. Nel dicembre del 2009, in occasione dei quaranta anni dalla strage di Piazza Fontana, hanno tenuto un concerto a Milano nell'Auditorium Demetrio Stratos di Radio Popolare, trasmesso in diretta radiofonica.
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