Stati Uniti, 1968 / Bill Pronzini
Sui sessanta, grosso e pesante, con qualche chilo di troppo, una storia d'amore con Kerry Wade, una pubblicitaria che potrebbe essere sua figlia, una grande passione per le riviste popolari degli anni Trenta (di cui è collezionista, come lo tesso autore), la voglia di farla finita con una professione che diventa sempre più dura, periodicamente afflitto dal mal di testa e da una forte tosse che talvolta lo sopraffà nel momento meno opportuno, magari addirittura nel bel mezzo di un 'azione,
questo personaggio è uno dei più interessanti e umani investigatori privati della letteratura poliziesca.
Della sua professione e della sua vita privata conosciamo quasi tutto, ma ne ignoriamo nome e cognome. Questo personaggio si chiama infatti semplicemente Senzanome (Nameless, nella versione originale) ed è un tipo anonimo come il Continental Op di Dashiell Hammett.
Molti l'hanno paragonato anche agli eroi di Raymond Chandler, ma Bill Pronzini ha sempre negato qualsia-si parentela. «Contrariamente a quello che il pubblico sembra pensare -ha dichiarato più volte questo autore, -Chandler non ha avuto nessuna particolare influenza sul mio personaggio. Ho sempre ammirato i pregi di Chandler ma la sua visione della vita non coincide con la mia e neppure la concezione del ruolo che un poliziotto privato deve svolgere in un giallo. Ed McBain, lui sì che mi ha influenzato in modo decisivo. Leggendo le sue opere ho imparato come si scrivono i dialoghi».



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