lunedì 8 settembre 2025

Analfabetismo funzionale e lettura: il legame nascosto che ci rende liberi!


Quando sentiamo parlare di alfabetismo funzionale pensiamo subito a una formula da esperti. In realtà descrive qualcosa che viviamo ogni giorno. Non è sufficiente decifrare parole: bisogna saperle comprendere, usarle, trasformarle in strumenti che ci aiutino nella vita quotidiana. È la differenza tra leggere il foglietto di un medicinale e capire davvero come assumerlo, tra firmare un contratto e sapere che cosa comporta, tra scorrere un titolo e distinguere un’informazione seria da una bufala.


Un problema che non si vede subito

In Italia milioni di persone sanno leggere e scrivere, ma non riescono a comprendere testi di media complessità. È un analfabetismo che non appare a prima vista: chi ne soffre può mandare messaggi, leggere cartelli, usare i social. Ma quando si trova davanti a testi più articolati, la difficoltà emerge. È come avere la chiave di una porta e non riuscire a girarla fino in fondo.


La lettura come allenamento

La scuola ci ha insegnato a leggere, ma senza pratica quotidiana la capacità rimane fragile. La lettura è la palestra che allena la mente a riconoscere sfumature, a collegare idee, a non fermarsi alla superficie. Un romanzo ci insegna a seguire una trama complessa, un saggio ci provoca e ci costringe a confrontarci, un articolo di approfondimento ci invita a riflettere. Ogni pagina è un esercizio invisibile che rafforza la nostra autonomia.


Superficialità contro profondità

Viviamo in un’epoca in cui sembra di leggere tanto, ma spesso si tratta solo di scorrere. Titoli veloci, post, notifiche. Tutto scorre via lasciandoci la sensazione di essere informati, ma in realtà restiamo in superficie. La lettura profonda è diversa: ci costringe a restare dentro un testo, a farci domande, a riconoscere le contraddizioni. È in questi momenti che nasce davvero l’alfabetismo funzionale.


Lettura come libertà

Leggere non serve solo ad accumulare conoscenze. È un atto di libertà. Chi legge in profondità diventa meno manipolabile, più capace di difendere i propri diritti, più pronto a partecipare alla vita sociale. Un romanzo ci fa sviluppare empatia, un reportage ci porta in luoghi lontani, un saggio ci spinge a rivedere idee radicate. In ognuna di queste esperienze la lettura diventa un passo verso la libertà personale e collettiva.


 Ogni pagina ci cambia

L’alfabetismo funzionale non è un concetto teorico. È la nostra capacità di capire il mondo e di viverlo con consapevolezza. E la lettura è lo strumento che ce lo permette. Non è un lusso né un passatempo: è un bisogno. Ogni volta che scegliamo di leggere con attenzione facciamo un passo in avanti, diventiamo più forti, più consapevoli, più liberi.

 

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